Per anni l’AICR, organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o “World Health Organization” in Inglese) si è raccomandato di ridurre la quantità di carne di manzo, maiale, agnello e altre carni rosse nella dieta di ogni individuo e soprattutto di evitare le cosiddette “carni trasformate” come pancetta, salsiccia e wurstel, salumi, inseriti ufficialmente nella categoria degli alimenti cancerogeni. Ma da pochi giorni, dopo le sue ultime dichiarazioni, si è scatenato il caos tra la gente.
Cosa avrebbe decretato AICR per generare una situazione di panico così forte?
Il Vice Presidente della Ricerca sul Cancro Susan Higginbotham RD ha annunciato: “Le carni rosse trasformate (wurstel, pancetta, prosciutto, salsicce, salumi) appartengono al gruppo 1: sono cancerogene per l’uomo; la stessa categoria in cui sono presenti le sigarette. Alla carne rossa non trasformata (manzo, maiale, agnello) viene assegnato il Gruppo 2A: probabilmente cancerogene per l’uomo. Questo consiglio cresce dalle nostre perizie e l’aggiornamento continuo del progetto, la nostra recensione e l’analisi della ricerca scientifica globale su come la dieta, l’attività fisica e peso influenzano il rischio di cancro in corso. AICR continua a raccomandare di evitare carni lavorate e mangiare non più di 500 g di carne rossa alla settimana, per ridurre il rischio di cancro del colon-retto.”
Ognuno di noi interpreta le informazioni che legge o ascolta in maniera differente. A tal proposito il mio articolo vuole essere una spiegazione ed un chiarimento per far luce sulla verità e non sulla libera interpretazione di essa. Innanzitutto la prima cosa da dire è che non tutta la carne è cancerogena, ma soltanto quella rossa.
Seconda cosa: “cancerogeno” in realtà è qualcosa che, assunto in determinate dosi e per un certo periodo, può aumentare il rischio e la probabilità di contrarre un determinato tipo di cancro durante l’intera vita. Questo per sottolineare che non vi è una certezza che, chi fa uso smodato di carne rossa trasformata, si ammali di cancro al colon, ma vi è una percentuale di probabilità in pù rispetto alle persone che non si nutrono di carne rossa costantemente. Dividiamo il cibo in categorie:
Categoria 1: sicuramente cancerogeni. In questa categoria sono compresi: le carni rosse trasformate (pancetta, salumi, insaccati, wurstel), le radiazioni ultraviolette (i raggi del sole), l’arsenico, il fumo passivo e attivo, il virus dell’epatite B e C, le bevande alcoliche, le aflatossine (muffe presenti su alcuni alimenti).
Categoria 2A: probabili cancerogeni. In questa categoria sono compresi: la carne rossa semplice (non carni bianche e pesce), i fumi di frittura, il piombo, il gas di scarico del motore, o i composti chimici legati alla professione del parrucchiere o barbiere.
Categoria 2B: possibili cancerogeni. In questa categoria sono compresi: le microonde dei nostri cellulari, l’asfalto, il safrolo, l’acido caffeico. Se volete potete leggere qui l’elenco completo degli agenti cancerogeni fino ad ora studiati divisi per categorie.
Detto questo, voglio invitarvi ad arrivare ad una conclusione sensata. A mio parere alcune delle sostanze elencate tra le più pericolose, come fumo e raggi ultravioletti senza protezione, si possono evitare. Per quanto riguarda le altre sostanze, soprattutto quelle presenti negli alimenti, cerchiamo di non farci prendere dal panico e leggiamo queste informazioni sempre con una buona dose di realismo e senza allarmismo, ricordando che è la dose che fa la differenza e determina la gravità e che una sostanza naturale non vuol dire che sia sicura per forza, come una sostanza chimica non vuol dire che sia per forza dannosa per l’uomo.
Per una migliore informazione e prevenzione vi invito infine a leggere l’articolo esaustivo di Dario Bressanini.
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