Ciao! Sono Claudia Annie de Le Ricette dell’Amore Vero e oggi vi spiego cos’è il Ramadan.
In questi giorni due miliardi di persone stanno praticando il digiuno intermittente del Ramadan.
Ma cos’è Ramadan?
Ramadan è il nono mese del calendario islamico, mese in cui è stato rivelato il Corano al profeta Muhammad.
Mi raccomando, il nome del più importante profeta islamico è Muhammad (si pronuncia Muhàmmed) non Maometto, perché durante il Medioevo alcuni, ritenendolo un impostore, misero al suo nome il suffisso “-etto”, dandone una connotazione dispregiativa che ancora oggi sussiste, deformando l’identità della guida spirituale di 2 miliardi di persone.
Ramadan si basa sul ciclo lunare, perciò si presenta con circa 10 giorni di anticipo ogni anno, perché dura meno di quello solare, quindi può essere di 29 o 30 giorni a seconda dell’anno e può capitare ogni anno in un mese differente: quest’anno è iniziato l’11 marzo e termina con una festa della comunità musulmana chiamata Eid al Fitr (ahìd al fìter).
Il mese di Ramadan ha in sè un evento importante: il digiuno (digiuno dal bere e dal mangiare, ma anche dalle cattive azioni e dai rapporti sessuali).
Il Digiuno è uno dei 5 pilastri dell’Islam, il cui scopo è la taqwà , ovvero la consapevolezza di Allah, il timore di Dio.
È una messa alla prova spirituale che contribuisce a crescere ed elevarsi, rafforzando nei musulmani la riconnessione con la coscienza, la rettitudine, la pazienza e la generosità.
È un obbligo religioso per ogni musulmano ad eccezione dei bambini, dei malati e in generale di chi non è in grado di sopportare lunghi digiuni per problemi seri.
Durante il Ramadan è fondamentale pregare e dedicarsi maggiormente alla lettura del Corano.
I musulmani digiunano dall’alba al tramonto. Dopo il tramonto e fino a prima dell’alba si può mangiare, bere e avere rapporti tra coniugi.
Il pasto della rottura del digiuno dopo il tramonto si chiama Iftàr ed è un’occasione per riunirsi in famiglia, moschea o amici.
L’Iftàr, per tradizione del profeta Muhammad, inizia con l’assunzione dei datteri (in numero dispari), alimento molto energetico, solitamente accompagnati da bevande a base di latte, frutta, karkade.
Procede poi solitamente con i piatti tradizionali, tra cui Shorba (zuppa di lenticchie), Kibbe (gnocchi fritti di bulgur ripieni di carne), Samosa (frittelle ripiene di carne), Haleem (stufato speziato di carne con lenticchie), bolani afgano (pane ripieno), Kunafa (dolce di pasta fillo farcito con formaggi, noci e crema), Jallab (bevanda rinfrescante a base di datteri, acqua di rose melassa e pinoli).
Importante, nonostante non sia sempre praticato, è rispettare il senso del pasto ed evitare l’abuso e lo spreco di cibo.
Non mi resta che augurare a tutti i fratelli musulmani “Ramadan Kareem” e “Ramadan Mubarak“, un ramadan generoso e benedetto!
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