SOLE E LUNA
Calore, energia che tutto avviluppa a sé e trasforma e, come nettare, fluisce dalla divina meraviglia della luna e viene divorato dal sole senza mai morire.
“Ha” risorge infinito e sfavillante di luce, donando il suo seme alla vita.
“Tha” spicca nitida nel buio e, sospesa, contempla in silenzio, con bramosia di eros tra mente e corpo, tra anima e coscienza.
Dall’eclissi tra sole e luna, perfettamente allineati per pochi attimi in un unico essere in divenire, nasce una delle dottrine meditative, ascetiche e fisico-motorie più antiche e preziose al
mondo, lo Hatha Yoga.
LA LUCERNA DELLO HATHA YOGA
Guru originario e spirito fondante della setta induista dei Kanphata e della disciplina yogica da essi adottata è considerato Gorakhnāth.
Svatmarama, suo discepolo nel XV secolo, è autore dello Hatha Yoga Pradipika (La Lucerna dello Hatha Yoga), documento fondante a cui attingeranno poi tutti i moderni maestri di Hatha Yoga.
Hatha Yoga Pradipika rivela lo Hatha Yoga come la “via celere” al Raja Yoga (o Yoga classico), quindi il percorso più semplice e meno sconnesso per quell’uomo contemporaneo che ha ormai perso i suoi valori spirituali.
Raja Yoga è culmine ascetico, Hatha Yoga è strumento propedeutico imprescindibile.
L’uomo degradato necessita di rinascere fisicamente dalle ceneri del proprio corpo, per imparare ad acquisirne il controllo umano e terreno e riuscire poi finalmente a dedicarsi attraverso di esso alla sua beatitudine spirituale.
L’essere umano, in quanto tale, ha necessità prima corporee e poi psichiche.
Soltanto il soddisfacimento dei bisogni fisici ed il successivo equilibrio del proprio microcosmo (pindanda) possono aprire la strada verso un macrocosmo (brahmanda) di elevazione mistica: entrambi sono monumenti portanti dell’esistenza.
“Mens sana in corpore sano” (trad. “mente sana in corpo sano”), dice il latino Giovenale nelle sue “Satire”, abbracciando la medesima filosofia di vita.
I GURU SIVANANDA E SATYANANDA
Nella prima metà del 1900 i maestri indiani Sivananda e Satyananda portano la disciplina dello Hatha Yoga in tutto il mondo.
Sivananda è filosofo ed importante maestro di yoga.
Dopo aver esercitato per 10 anni la professione di medico, comprende il senso della sua vita e sceglie di percorrere “il cammino dei saggi”, un percorso di povertà che lo porta ai piedi dell’Himalaya, ad aiutare la gente attraverso la pratica intensiva e la diffusione dell’arte dello Hatha Yoga.
Il suo “Yoga della Sintesi” è alla base dello yoga praticato oggi in occidente ed è arrivato fino a lì grazie al lavoro di uno dei suoi discepoli più stretti a cui Sivananda ordina di andare in America e in Europa per diffondere i suoi insegnamenti.
Satyananda, suo discepolo e guru dalle spiccate qualità spirituali, sin da piccolo lascia la famiglia alla ricerca del maestro.
Devoto allo Yoga con tutto sé stesso, negli anni ’60 fonda l’International Yoga Fellowship Movement e la Bihar School of Yoga, per diffondere le antiche pratiche yogiche nel mondo alla gente proveniente da ogni estrazione sociale, nazionalità e religione. Il suo metodo promuove uno sviluppo del potenziale umano, riallineando l’equilibrio e canalizzando le forze di corpo, mente, emozioni e spirito.
GLI ASANA
Hatha Yoga non è esercizio fisico fine a sé stesso. È empatia con i meccanismi del corpo, è creazione della
giusta atmosfera e utilizzo delle perfette posture attraverso le quali guidare la propria energia in direzioni specifiche che creano allineamento.
All’allineamento personale corrisponde sempre un allineamento cosmico.
Gli Asana, le migliaia di posture fisiche attraverso cui il corpo irradia i Nadi (canali energetici) ed i
Chakra (centri energetici) facendo confluire maggiore Prana (vita) verso specifiche parti per ottenere benefici psicofisici, sono rivelatori della natura umana più intima.
Il corpo tende ad assumere naturalmente determinate posizioni a seconda dello stato d’animo, che sia esso rabbia, gioia, tristezza, o angoscia.
Lavorare consapevolmente, con dedizione e tempo, al proprio corpo nelle diverse posizioni può rivelare trasformazioni benevole ed elevare la coscienza, perché non vi è cosa più importante per la natura umana quanto l’influenza del corpo sulla psiche.
Il corpo può diventare mezzo per la crescita spirituale o può diventare ostacolo: attraverso gli Yogasana si impara ad ascoltare e trasformare il corpo e la mente, privandoli di quelle barriere che ne danneggiano la forza.
Non è solo la nostra colonna vertebrale ad essere in continuo movimento. Siamo noi stessi in evoluzione assieme ad essa.
Surya Namaskara, ovvero il saluto al sole, è la sequenza di Asana più conosciuta; viene praticata al mattino, al sorgere del sole, per accogliere al meglio la sua energia vitale e generativa. Ha il compito di sciogliere i muscoli, massaggiare gli organi interni ed ampliare la respirazione. È un profondo atto di devozione nei confronti dell’Astro che tutto crea.
Questo e tutti gli altri Asana necessitano dei Pranayama, speciali tecniche di respirazione che aiutano a gestire il ritmo cardiaco, la pressione sanguigna e stimolano la concentrazione e l’energia interiore.
Sono spesso accompagnati dai Mudra, particolari gesti simbolici delle mani a complemento dell’atto meditativo.
La preparazione del corpo è un gesto fondamentale per muoversi verso dimensioni più profonde e per non lasciare che le situazioni esterne terrene dirigano e modellino in malo modo il quotidiano vivere, perché, fino a quando si è in vita, il corpo è la dimora della propria esistenza e va preservato.
Ciascun individuo è il risultato di ciò che ha percepito nella sua vita fino a quel momento e diverrà nel futuro solo ciò che percepirà nei giorni a venire.
Non importa quello che si è stati, non importa la propria genetica o l’influenza familiare. Con lo Hatha Yoga e con il possesso consapevole delle sue posture, si prende in carico la propria vita.
RILASSAMENTO
Dopo una sessione di Hatha Yoga è necessario un momento di rilassamento profondo e totalizzante, che non corrisponde ad ozio, bensì a rigenerazione dei centri emotivi e nervosi in Savasana (posizione del cadavere): questa postura supina, con occhi chiusi, braccia lungo i fianchi e gambe distese, leggermente divaricate, è una sorta di sonno cosciente e dinamico che aiuta ad ascoltare il proprio corpo sciogliendo
così ogni tipo di tensione, muscolare, mentale ed emotiva, evocando un senso di profonda quiete.
BENEFICI
Lo Hatha Yoga dona armonia e benessere diffusi su corpo, mente e spirito.
I suoi Asana provocano allungamento e decontrattura dei muscoli aumentando la loro flessibilità, elasticità, forza e possibilità di movimento; agiscono direttamente sulle vertebre della schiena e del collo, allineandole e correggendo eventuali cattive abitudini posturali, con conseguente miglioramento anche delle funzioni podali (arco plantare, ginocchia, caviglie); aumentano la capacità polmonare e il flusso dell’aria a beneficio della respirazione, dell’ossigenazione dei tessuti e del drenaggio del fegato; regolano le ghiandole endocrine ed il sistema nervoso; sviluppano maggiore equilibrio e influenzano positivamente il sistema immunitario; in ultima analisi sbloccano determinati ristagni energetici responsabili di patologie psichiche come depressione, insonnia, ansia, panico.
PRATICHE CORRETTE DURANTE LO HATHA YOGA
VOCE
Quando si compie un Asana in meditazione, il respiro, la concentrazione, la stabilità, l’energia, devono essere a fuoco senza essere disturbati.
Il silenzio è una regola ferrea.
I discepoli devono fare uno sforzo per eseguire correttamente i movimenti, così da non intaccare la stabilità del sistema energetico meditativo.
OCCHI
Per ogni essere umano la vista è il senso dominante, ma essa ci distrae in direzione dell’esterno.
Chiudendo gli occhi è possibile concentrarsi, sentirsi ed interiorizzarsi totalmente.
Chiudendo gli occhi è possibile concentrarsi, sentirsi ed interiorizzarsi totalmente.
MANGIARE E BERE
Mentre si pratica un Asana stomaco e viscere devono essere vuoti, affinché le energie siano convogliate verso l’alto per comunicare con il macrocosmo. Inoltre se si beve acqua fredda si è più esposti a reazioni allergiche, raffreddori, impulso alla minzione che dovrebbe invece essere espulsa con il sudore corporeo per una maggior purificazione interna.
ACQUA FREDDA
Prima di iniziare un Asana è buona norma immergersi in un’acqua di 8°C più fredda rispetto alla temperatura del proprio corpo, affinché le cellule siano caricate di energia differente.
SPECCHI E MUSICA
Utilizzare gli specchi durante un Asana è un atteggiamento sbagliato, in quanto il corpo non va rimirato, ma sentito dentro di sé, senza distrazioni delle proprie membra o, peggio ancora, di quelle degli altri, e senza musiche in sottofondo o voci.
VESTITI
L’Asana prevede l’utilizzo del proprio corpo al massimo delle possibilità. Per tale motivo, nonostante il sudore, il corpo dovrebbe rimanere libero da orpelli.
EQUILIBRIO ED ENERGIA
Ciò che nel mondo occidentale molti intendono per Hatha Yoga è in realtà mera ginnastica posturale che nulla apporta se non del blando movimento accompagnato da una musica rilassante, ma il percorso di ascesi spirituale sotteso allo Hatha Yoga non è verso l’esterno, bensì verso la propria interiorità
corporea, emozionale, mentale, pur essendo l’aspetto sociale ben necessario.
Lo Hatha Yoga è equilibrio fra il proprio sole e la propria luna e necessita di umiltà e fiducia.
Solo attraverso l’equilibrio non contaminato dall’esterno si è in grado davvero di utilizzare al meglio la propria competenza e intelligenza, altrimenti anche le qualità più splendide vengono meno.
Quando si compie un Asana, il corpo e la mente sono a proprio agio e l’energia è vibrante e bilanciata: tutto questo stato fisico e mentale porta naturalmente alla meditazione.
Il vero Hatha Yoga è una forma dinamica di meditazione che eleva il corpo a maggiori possibilità.
È preparazione fisica al superamento dei limiti. È unione di due dimensioni – interna ed esterna – quella
dell’Io e quella dell’esistenza tutta.
È energia.
È libertà.
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